Il blog di Nudge Italia

RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI CON UNA SPINTA GENTILE: “PORTA A CASA LA TUA FOODIE BAG”

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Sprechi alimentari: una panoramica

Il problema degli sprechi alimentari è particolarmente dibattuto negli ultimi anni sia in ambito nazionale che internazionale. Per comprenderne la portata basta citare un dato: un terzo della produzione annua di cibo mondiale, equivalente a circa 1,3 miliardi di tonnellate, viene buttato senza essere consumato ogni anno.

Di recente qualcosa si è mosso in Italia, con l’approvazione di una legge antispreco, sulla scia di quanto fatto già dalla Francia pochi mesi fa. 

Una spinta gentile per ridurre gli sprechi

A partire da Settembre 2015, nell’ambito del progetto “Nudge e benessere” il team di ricercatori di Nudge Italia  ha iniziato a progettare ed attuare interventi utili a favorire comportamenti orientati al benessere individuale e collettivo. 

Tra le tematiche affrontate dal team di ricerca, quella della sostenibilità è senz’altro in primo piano. A partire dallo scorso Giugno, presso il RISE live bistrot di Vimercate è stata portata avanti l’iniziativa “Porta a casa la tua Foodie Bag” per ridurre gli sprechi alimentari all’interno dei ristoranti.

Scegli di non scegliere

Nonostante la natura sostenibile e conveniente del servizio Foodie Bag (o Doggy Bag),  la reazione più  comune da parte dei clienti è quella di lasciare il tavolo non curandosi di ciò che resta nel piatto.  Ogni decisione comporta fatica, quindi non scegliere risulta più comodo. L’intervento di nudging consiste nella semplificazione del meccanismo che regola il servizio, fornendo come opzione di default la scelta funzionale alla riduzione degli sprechi: la Foodie Bag.

Su ogni tavolo del locale è stata posta una moneta con le due facce di colori differenti (verde e rosso). Il verde indicava la volontà di richiedere la Foodie Bag, mentre il rosso di rifiutare il servizio. La moneta è stata lasciata di default sul lato verde, così da rendere la richiesta da parte del cliente automatica, senza tuttavia impedirgli di girarla sul lato rosso. In tal modo optare per la riduzione degli sprechi risultava essere anche la scelta più semplice da effettuare.

Per rendere l’iniziativa completamente trasparente alla clientela, su ogni tavolo è stato posizionato un centrotavola con le istruzioni da seguire, riportate in maniera molto sintetica e semplice. Le stesse istruzioni sono inoltre state  inserite all’interno di ogni menù, in modo da essere particolarmente salienti.

I risultati dell’intervento sono stati molto incoraggianti. La richiesta di Foodie Bag da parte dei clienti del locale aderente all’iniziativa è più che raddoppiata, passando dal 41% circa di richieste, all’85%. 

Per chi fosse interessato a conoscere il protocollo dell’intervento e/o a replicarlo, è possibile contattare il responsabile del progetto, visitando il sito di IESCUM

a cura di Eleonora Volta

nudgeitalia:

Esempio di nudging a Copenhagen. Per “pungolare” cittadini e turisti a gettare i rifiuti negli appositi contenitori sono state dipinte orme di piedi che conducono ai cestini.

An example of nudging in Copenhagen. Footsteps were painted on the pavement in order to “nudge” citizens and tourists to throw away waste into trash bins. 

THE WORLD ACCORDING TO STAR WARS

The first Star Wars movie was released in 1977, when Americans were still recovering from the Vietnam War. George Lucas built up a story about the struggle between light and darkness, good and evil. His decisions were deeply linked with the historical events of the time, and lots of scholars wrote and write even now about the philosophy behind the space fantasy saga.

Cass Sunstein, a Harvard law professor and former White House advisor, author with Richard Thaler of Nudge. Improving decisions about Health, Wealth and Happiness, has recently published his new book, The world according to Star Wars, out from 31 May 2016.

Sunstein explored the well-known saga, dealing with contradictions and different interpretations of the meaning. The result is a careful analysis of the pervasive themes in Star Wars, such as the Dark side, rebellion, and redemption, and a description of their potential relationship with governance decisions about constitutional law, behavioral economics and political uprisings.

Star wars is explained by Cass Sunstein as a mythological version of our Age, where freedom of choice brings to the conflict between rationality and instinct, light and darkness.

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It’s all a lot of simple tricks and nonsense

As in our dimension, also in the galaxy, nobody can undertake to control every move he takes, every consequence of his choices, without being mistaken. No rational theory can save us from the countless tricks hidden behind the illusory balanced face of reality. Bias and wrong beliefs bring us to choose with the certainty of being aware of all we need to know, but the truth is that we are story tellers, as George Lucas himself, and we need to find out coherence, ignoring all that doesn’t sound good. The result is a symmetrical world, where we grow up, fight, and love. Here we find our dimension, which is just a tiny part of the mysterious, unknowable, messy universe.

Too many words could get you bored, so I’ll leave you with Solo’s message:

< Kid, I’ve flown from one side of this galaxy to the other. I’ve seen a lot of strange stuff, but I’ve never seen anything to make me believe there’s one all-powerful Force controlling everything. There’s no mystical energy field that controls my destiny. [Kenobi smiles] Anyway, it’s all a lot of simple tricks and nonsense.>

Solo, Star Wars: Episode IV – A New Hope, 1977 by George Lucas

Edited by Eleonora Volta

DIGITAL DETOX - PHONES DOWN, EYES UP

“La differenza tra la tecnologia e la schiavitù è che gli schiavi sono pienamente consapevoli del fatto di non essere liberi “.

Nassim Nicholas Taleb

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 L’influenza della tecnologia sul comportamento umano è un tema dibattuto con vivo interesse in diversi ambiti. Siamo introdotti sempre di più in una dimensione virtuale, proiettati in una rete invisibile priva di coordinate concrete che ci allontana dal mondo reale.

Ovunque ci troviamo, sui mezzi di trasporto, al parco con gli amici o a casa con i famigliari,  uno schermo luminoso può catturare la nostra attenzione e inglobarci nella sua bolla silenziosa, isolandoci dai luoghi che ci circondano.

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Gli smartphone hanno acquisito negli ultimi anni un ruolo sempre più rilevante nei processi di socializzazione. Le pause tra un’attività e l’altra sono scandite dalla presenza di telefoni cellulari, che interferiscono nell’interazione tra le persone. Anche quando si è a tavola, al ristorante o all’interno di un pub, un  momento che dovrebbe essere dedicato al ristoro e alla convivialità si trasforma spesso in una sosta in isolamento dal contesto in cui ci si trova, priva di scambi relazionali ed emotivi.

Digital Detox: Sei davvero social? #posalo

Nell’ambito del progetto “Nudge e Benessere”, nato dal team di Nudge Italia con l’obiettivo di sviluppare nel contesto italiano interventi di nudging volti a favorire il benessere individuale, è stata avviata l’iniziativa “Digital Detox”, con lo scopo di ridurre la frequenza di utilizzo dei dispositivi digitali da parte dei clienti di alcuni pub di Milano. L’intervento è stato condotto in due locali, situati rispettivamente nella periferia della città, a Motta Visconti, e nella parte più centrale della stessa, in Porta Ticinese. Al centro dei tavoli dei pub aderenti all’iniziativa sono stati posizionati cestini “porta-smartphone” all’esterno dei quali sono state applicate scritte che invitavano i clienti a riporli al loro interno. Sono quindi stati rilevati dati sulla frequenza di utilizzo dei dispositivi digitali prima e dopo il posizionamento dei cestini.

Nel locale situato nella parte centrale di Milano è stata registrata una minore frequenza d’utilizzo degli smartphone da parte dei clienti a seguito dell’intervento, passando dal 25% della fase di controllo al 15% di quella sperimentale (-10%). Qualora anche i dati del locale situato in periferia mostrassero lo stesso trend, oltre a provare la propria efficacia, l’intervento mostrerebbe anche la sua generalizzabilità in contesti diversi e con un target di persone differenti.

Per chi fosse interessato a conoscere il protocollo dell’intervento e/o a replicarlo, è possibile contattare il responsabile del progetto, visitando il sito di IESCUM

a cura di Eleonora Volta

Pena Capitale

“Be a winner, recycle”. Una spinta gentile per ridurre l’impatto ambientale

Does prescriptions work better than proscriptions? - iNudgeyou

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