Choose your
bottle of wine, listening to music. A recent experiment shows how countries
stereotypes can influence costumers when they buy a product. Listening French or
German music, played
from a tape deck situated on the top shelf, people are pushed to opt for French or
German wine, without being aware of the reason of their choices.
The first Star Wars movie was
released in 1977, when Americans were still recovering from the Vietnam War.
George Lucas built up a story about the struggle between light and darkness, good
and evil. His decisions were deeply linked with the historical events of the
time, and lots of scholars wrote and write even now about the philosophy behind
the space fantasy saga.
Cass Sunstein, a Harvard law professor and former White House advisor,
author with Richard Thaler of Nudge.
Improving decisions about Health, Wealth and Happiness, has recently
published his new book, The world
according to Star Wars, out from 31 May 2016.
Sunstein explored the well-known saga, dealing with contradictions and
different interpretations of the meaning. The result is a careful analysis of
the pervasive themes in Star Wars,
such as the Dark side, rebellion, and redemption, and a description of their
potential relationship with governance decisions about constitutional law,
behavioral economics and political uprisings.
Star wars is explained by Cass Sunstein as a mythological version of our
Age, where freedom of choice brings to the conflict between rationality and
instinct, light and darkness.
It’s all a lot of
simple tricks and nonsense
As in our dimension, also in the galaxy, nobody can undertake to control
every move he takes, every consequence of his choices, without being mistaken.
No rational theory can save us from the countless tricks hidden behind the
illusory balanced face of reality. Bias and wrong beliefs bring us to choose
with the certainty of being aware of all we need to know, but the truth is that
we are story tellers, as George Lucas himself, and we need to find out
coherence, ignoring all that doesn’t sound good. The result is a symmetrical
world, where we grow up, fight, and love. Here we find our dimension, which is
just a tiny part of the mysterious, unknowable, messy universe.
Too many words could get you bored, so I’ll leave you with Solo’s message:
< Kid, I’ve flown from one side of this galaxy to
the other. I’ve seen a lot of strange stuff, but I’ve never seen anything to make me believe
there’s one all-powerful Force controlling everything. There’s no mystical energy field that
controls my destiny. [Kenobi smiles] Anyway, it’s all
a lot of simple tricks and nonsense.>
Solo, Star Wars: Episode IV – A New Hope, 1977 by
George Lucas
“La differenza tra la tecnologia e la
schiavitù è che gli schiavi sono pienamente consapevoli del fatto di non essere
liberi “.
Nassim
Nicholas Taleb
L’influenza
della tecnologia sul comportamento umano è un tema dibattuto con vivo interesse in diversi ambiti.
Siamo introdotti sempre di più in una dimensione virtuale, proiettati in una
rete invisibile priva di coordinate concrete che ci allontana dal mondo reale.
Ovunque
ci troviamo, sui mezzi di trasporto, al parco con gli amici o a casa con i famigliari, uno schermo luminoso può catturare la nostra
attenzione e inglobarci nella sua bolla silenziosa, isolandoci dai luoghi
che ci circondano.
Gli
smartphone hanno acquisito negli ultimi anni un ruolo sempre più rilevante nei
processi di socializzazione. Le pause
tra un’attività e l’altra sono scandite dalla presenza di telefoni
cellulari, che interferiscono nell’interazione tra le persone. Anche quando si è a tavola, al ristorante o all’interno di un pub, un momento che dovrebbe
essere dedicato al ristoro e alla convivialità si trasforma spesso in una sosta in
isolamento dal contesto in cui ci si trova, priva di scambi relazionali ed emotivi.
Digital Detox: Sei davvero social? #posalo
Nell’ambito del progetto “Nudge e Benessere”, nato dal team di Nudge Italiacon l’obiettivo di sviluppare nel contesto italiano interventi di nudging volti a favorire il benessere individuale, è stata avviata l’iniziativa “Digital Detox”, con lo scopo di ridurre la frequenza di utilizzo dei dispositivi digitali da parte dei clienti di alcuni pub di Milano. L’intervento è stato condotto in due locali, situati rispettivamente nella periferia della città, a Motta Visconti, e nella parte più centrale della stessa, in Porta Ticinese. Al centro dei tavoli dei pub aderenti all’iniziativa sono stati posizionati cestini “porta-smartphone” all’esterno dei quali sono state applicate scritte che invitavano i clienti a riporli al loro interno. Sono quindi stati rilevati dati sulla frequenza di utilizzo dei dispositivi digitali prima e dopo il posizionamento dei cestini.
Nel locale situato nella parte centrale di Milano è stata registrata una minore frequenza d’utilizzo degli smartphone da parte dei clienti a seguito dell’intervento, passando dal 25% della fase di controllo al 15% di quella sperimentale (-10%). Qualora anche i dati del locale situato in periferia mostrassero lo stesso trend, oltre a provare la propria efficacia, l’intervento mostrerebbe anche la sua generalizzabilità in contesti diversi e con un target di persone differenti.
Per chi fosse interessato a conoscere il protocollo dell’intervento e/o a replicarlo, è possibile contattare il responsabile del progetto, visitando il sito di IESCUM
Nuovo post dal blog di Paolo Moderato, sull’Huffington post. Meno punizioni e più “spinte gentili” per favorire comportamenti virtuosi da parte dei cittadini.
Lake Shore Drive è una strada che offre una magnifica vista di Chicago e che tuttavia presenta curve a gomito particolarmente pericolose. Per pungolare i guidatori a moderare la velocità, in prossimità di tali curve sono state disegnate strisce sulla carreggiata a una distanza sempre minore l'una dall'altra in modo tale da dare l'impressione al guidatore che la sua velocità stia aumentando e portandolo dunque a rallentare
Lake Shore Drive is a street which offers an amazing view of Chicago. However it has very dangerous curves. In order to nudge drivers to slow down in proximity of the curves, strips on the roadway have been drawn progressively closer to each other, to make them perceive an increasing speed